Verso lo sciopero Nazionale dei Professionisti Sanitari

Nov 07, 2023

Gli infermieri sono una delle figure più importanti nel sistema sanitario. Sono loro che si prendono cura dei pazienti, li assistono nelle attività quotidiane e forniscono loro le cure necessarie. Tuttavia, negli ultimi anni, gli infermieri hanno iniziato a lottare per i loro diritti e per migliorare le loro condizioni di lavoro.

Uno degli strumenti che gli infermieri utilizzano per far sentire la loro voce è lo sciopero nazionale. Questo è un momento in cui gli infermieri si astengono dal lavoro per richiamare l'attenzione sulle loro richieste e sulle problematiche che affrontano quotidianamente.

Perché gli infermieri scioperano?

Gli infermieri scioperano per una serie di motivi. In primo luogo, molte volte gli infermieri sono sottopagati rispetto al lavoro che svolgono. Nonostante la loro importanza nel sistema sanitario, i loro stipendi spesso non riflettono il loro valore.

In secondo luogo, gli infermieri sono spesso costretti a lavorare in condizioni precarie. Le carenze di personale, il sovraffollamento negli ospedali e la mancanza di risorse possono mettere a rischio la sicurezza dei pazienti e degli stessi infermieri.

Inoltre, gli infermieri vogliono migliorare le loro condizioni di lavoro. Richiedono orari di lavoro più equi, turni più brevi e un migliore equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. Vogliono anche maggiori opportunità di formazione e sviluppo professionale.

Cosa si spera di ottenere con lo sciopero nazionale?

Lo scopo principale dello sciopero nazionale per gli infermieri è quello di ottenere un riconoscimento adeguato per il loro lavoro e un miglioramento delle loro condizioni di lavoro. Vogliono che i loro stipendi siano allineati al valore che apportano al sistema sanitario e che le loro preoccupazioni siano ascoltate e affrontate.

Inoltre, gli infermieri sperano che lo sciopero nazionale porti a un maggiore investimento nel sistema sanitario. Vogliono che vengano assunti più infermieri per ridurre le carenze di personale e che vengano fornite più risorse per garantire la sicurezza dei pazienti.

Il Governo Meloni continua con i tagli alla sanità

Una legge di bilancio e un rinnovo contrattuale altamente penalizzanti per i lavoratori della sanità pubblica - valgono più di mille parole e strategici silenzi.

Il contratto è già scaduto da due anni e seppur, per la prima volta, i soldi del rinnovo - pari a 2,3 miliardi - vengono stanziati direttamente dal governo sul Fondo sanitario, non è chiaro se i lavoratori e le lavoratrici della sanità riceveranno l’anticipo a dicembre come i lavoratori dello Stato, o se saranno ancora le Regioni a procedere in ordine sparso, alimentando ulteriormente quelle disuguaglianze territoriali già presenti tra Regioni del nord e del centro-sud,  regioni sottoposte a piano di rientro piuttosto che commissariate. È invece certo che per i 100 mila precari non è previsto alcun anticipo ma l’erogazione mensile della vacanza contrattuale maggiorata del 6,7 a partire da gennaio 2024.  Resta il fatto che le risorse stanziate per il rinnovo sono molto lontane dal garantire il recupero dell’inflazione, e a incidere positivamente sul potere d’acquisto dei salari, 

Conclusione

In Italia mancano 250 mila Infermieri, mentre il governo mantiene in vigore un anacronistico tetto di spesa del personale oltre il quale non si può assumere stabilmente (pari alle spese per il personale del 2004 diminuito del 1,4%).

Come Professionisti Sanitari siamo pronti per scendere in Piazza, siamo stanchi di una politica miope che non valorizza le competenze, ma soprattutto che dimentica in tempi molto brevi, cosa sia stata la pandemia COVID,  lasciata alle spalle, si,  ma che ha causato ad ognuno di noi cicatrici profondissime.