20 NOVEMBRE 2024 INFERMIERI, OSTETRICHE E PROFESSIONI SANITARIE EX LEGGE 43/2006 SCIOPERANO
Attraverso un'indagine interna, svolta dai coordinamenti regionali di Nursing Up, il sindacato ha raccolto testimonianze e numeri che confermano la profonda crisi della professione infermieristica all’interno delle strutture assistenziali di tutto il Paese.
La situazione rilevata non solo evidenzia turni massacranti, straordinari obbligati e una retribuzione ormai ferma da anni, ma soprattutto, alla base, una mancanza cronica di personale che obbliga gli infermieri ad abnormi sacrifici quotidiani. Le condizioni lavorative stanno spingendo numerosi professionisti a lasciare il settore, alimentando un turnover senza precedenti.
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale di Nursing Up: «La nostra indagine fa emergere una realtà ormai insostenibile: gli infermieri sono costretti a sopportare carichi di lavoro spropositati, con contratti scaduti e retribuzioni che non corrispondono minimamente al valore e alla fatica del loro operato. È un quadro desolante e inaccettabile».
Questo nostro report, che ha coinvolto numerose regioni, evidenzia che le situazioni più gravi si registrano in territori come Piemonte, Lombardia, Veneto, Lazio, Emilia Romagna e Campania, rivelando come il comparto infermieristico sia ormai ridotto allo stremo. Doppi turni, ferie negate e il costante timore di dover rinunciare al proprio benessere fisico e mentale sono solo alcune delle problematiche denunciate dai lavoratori.
«Non possiamo continuare a trattare gli infermieri, le ostetriche e gli altri professionisti sanitari come inservienti a cui è richiesto di colmare le enormi lacune organizzative del sistema sanitario e assistenziale», ha proseguito De Palma.
«Le istituzioni non possono ignorare il nostro grido d’allarme: occorrono subito interventi concreti che vadano oltre le parole».
In particolare le testimonianze raccolte parlano di fatica psicofisica, di professionisti che non riescono a fornire il livello di assistenza che vorrebbero, né tantomeno a ricevere il riconoscimento che meritano. Tutto questo mina nel profondo qualità dell’assistenza ai pazienti e aggrava la situazione personale dei professionisti con alti tassi di burnout.
Secondo il Rapporto Cergas Bocconi-Essity 2024, in Italia manca il 26% degli infermieri necessari al fabbisogno nelle RSA, oltre a una carenza del 13% di OSS.
Stiamo parlando di un vuoto enorme di professionisti qualificati, di una voragine che qualcuno vorrebbe colmare con gli infermieri indiani o sudamericani, senza comprendere il rischio di gettare nella mischia operatori con profonde carenze linguistiche, alle prese con anziani, malati cronici e soggetti fragili.
Nursing Up, attraverso questa indagine, continua nella sua campagna di comunicazione per raccontare ai media e alla collettività come la professione sia colata a picco in termini di qualità e si prepara così a un novembre decisivo per il futuro della professione infermieristica. Il prossimo 8 novembre, durante il congresso nazionale dei dirigenti sindacali, verranno discussi i risultati dell'inchiesta e delineate le azioni necessarie per tutelare chi opera in prima linea. Seguirà il 20 novembre una grande manifestazione nazionale in concomitanza con l'annunciato sciopero nazionale, allo scopo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica e dei decisori politici la pesantissima crisi del settore.
COSA CHIEDE PUBBLICAMENTE IL SINDACATO NURSING UP PER LE PROFESSIONI INTERESSATE, E COSA INVECE E’ ARRIVATO DAL GOVERNO NEL DOCUMENTO DI BILANCIO:
RISORSE INSUFFICIENTI :
URGE FINANZIAMENTO SPECIFICO, AGGIUNTIVO E DISTINTO RISPETTO AGLI STANZIAMENTI PREVISTI DAL DOCUMENTO PROGRAMMATICO CHE VALGONO PER I FUTURI CONTRATTI DI COMPARTO, PER ATTUARE LA SPECIFICA VALORIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE EX LEGGE 43/2006 .
URGE “CONCRETO” INCREMENTO DELLE RISORSE ATTUALI A DISPOSIZIONE DEL RINNOVANDO CCNL 2022/2024, MIRATE ALLE PROFESSIONI SANITARIE E SOCIALI EX LEGGE 43/2006 , FUNZIONALE ALLA REVISIONE DEGLI ASSETTI PROFESSIONALI INIZIATA CON IL CCNL 2019/(2021
INCREMENTO INDENNITA’0 SPECIFICITA’ INFERMIERISTICA E DI TUTELA MALATO RICONOSCIUTI, MA EROGABILI SOLO IN DIFFERITA, TRA ANNI, E SU DUE TRANCES. PER GLI INFERMIERI, LA PRIMA DI CIRCA 7 EURO NETTI , MA SOLO DAL 2025, MENTRE IL RESTO SOLO DAL 2026.
LO STATO DELL’ARTE:
NURSING UP HA CHIESTO 453 MILIONI, PER IL RADDOPPIO DELL’INDENNITA’ DI SPECIFICITA’ INFERMIERISTICA, LA SUA ESTENSIONE ALLE OSTETRICHE, E 200 MILIONI PER LE INDENNITA’ RELATIVE ALLE ALTRE PROFESSIONI SANITARIE.
ABBIAMO CHIESTO ANCHE CHE LE RISORSE FOSSERO STANZIATE “CON VINCOLO DI DESTINAZIONE AGLI INFERMIERI ED ALLE ALTRE PROFESSIONI SANITARIE”, PER EVITARE CHE, UNA VOLTA SUL TAVOLO CONTRATTUALE, QUESTI SOLDI POTESSERO ESSERE UTILIZZATI DIVERSAMENTE.
NEL DOCUMENTO DI BILANCIO:
-HANNO RICONOSCIUTO 320 MILIONI PER L’INDENNITA’ DI SPECIFICITA’ INFERMIERISTICA, CHE DOVREBBERO ESSERE SUFFICIENTI PER IL RADDOPPIO, MA SARANNO CORRISPOSTI IN PIU’ STEP, E COMUNQUE IN DIFFERITA ( BISOGNERA’ ASPETTARE IL CCNL 2025/2027 ). INOLTRE NON CONSENTIRANNO DI ESTENDERE L’INDENNITA’ DI SPECIFICITA’ ALLE OSTETRICHE , COME INVECE NOI ABBIAMO PIU’ VOLTE RIBADITO .
HANNO RICONOSCIUTO 180 MILIONI, PER L’ INDENNITA’ DI TUTELA MALATO E PROMOZIONE SALUTE , QUINDI PER LE ALTRE PROFESSIONI SANITARIE, MA SEMPRE CON LE LIMITAZIONI TEMPORALI SOPRA INDICATE.
HANNO RICONOSCIUTO IL VINCOLO DI DESTINAZIONE AGLI INFERMIERI ED AGLI ALTRI PROFESSIONISTI SANITARI INTERESSATI, COSA DA NOI CHIESTA IN PIU’ OCCASIONI, STANZIANDO LE RISORSE PER I CONTRATTI DI RIFERIMENTO.
COME DOVREBBE ESSERE RADDOPPIATA L’ INDENNITA’ SPECIFICITA’ INFERMIERISTICA
35 MILIONI PER ANNO 2025 – CIRCA 10 EURO LORDI , AL MESE, PER OGNI INTERESSATO
280 MILIONI PER OGNI ANNO DAL 2026 – CIRCA 80 EURO LORDI, AL MESE, PER OGNI INTERESSATO .
COME VIENE AUMENTATA L’ INDENNITA’ TUTELA MALATO E PROMOZIONE SALUTE
PER QUESTA INDENNITA’ I VALORI MENSILI PER OGNI DIPENDENTE INTERESSATO, TENENDO CONTO DEL FINANZIAMENTO COMPLESSIVO, DOVREBBERO ESSERE , INDICATIVAMENTE, NON MOLTO DIFFERENTI RISPETTO A QUELLI DELL’INDENNITA’ DI SPECIFICITA’ INFERMIERISTICA.
OVVIAMENTE GLI IMPORTI INDICATI , CHE SI AGGIUNGONO A QUELLI ATTUALMENTE IN GODIMENTO , SONO SOLO INDICATIVI , IN ATTESA DI QUELLI UFFICIALI DI FONTE ISTITUZIONALE.
ALLO STATO, MANCANO ANCORA ALL’APPELLO, CIRCA 158 MILIONI, PER FINANZIARE LE DUE TIPOLOGIE DI INDENNITA’, RISPETTO ALLE CIFRE CHIESTE DAL NOSTRO SINDACATO
LE RAGIONI DELLO SCIOPERO NON SONO SOLO ECONOMICHE
A SEGUIRE, ELENCHIAMO ULTERIORI MOTIVI CHE NON TROVANO ADEGUATA RISPOSTA NEL DOCUMENTO DI BILANCIO:
MANCATA PREVISIONE INSERIMENTO PROFESSIONI ASSISTENZIALI TRA LE ATTIVITA’ USURTANTI CON AMMISSIONE AI BENEFICI DI LEGGE
MANCATA INTRODUZIONE DI NORME CHE IMPEGNINO I MINISTERI COMPETENTI ALLA IMMEDIATA ATTIVAZIONE DI PRESIDI DI PUBBLICA SICUREZZA ATTIGUI AI PRONTO SOCCORSI DEI PRINCIPALI NOSOCOMI ITALIANI, PER CONTRASTARE PREVENTIVAMENTE IL FENOMENO DELLA VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI.
MANCATA PREVISIONE DI NORMA DI SOSPENSIONE ACCORDO STATO REGIONI ASSISTENTE INFERMIERE
MANCATA INTRODUZIONE DI NORMA PROGRAMMATICA CHE SOSPENDA LE PROCEDURE IN CORSO, ASSUNZIONE DI MIGLIAIA DI INFERMIERI DALL’INDIA ED INTRODUZIONE DI NORME DI CONCRETA VALORIZZAZIONE DI QUELLI CHE GIA’ OPERANO.
MANCATA INTRODUZIONE DI NORME CHE CONSENTANO LA RETRIBUZIONE, COME PER GLI SPECIALIZZANDI DI AREA MEDICA, DEI PERCORSI FORMATIVI E DI SPECIALIZZAZIONE DEGLI INFERMIERI E PROFESSIONI SANITARIE EX LEGGE 43/2006
MANCATA INDIVIDUAZIONE DI DISPOSIZIONI ATTE A GARANTIRE UNA OTTIMALE AZIONE DI VERIFICA, DA PARTE DEL COMITATO PARITETICO, DELLA FATTUALE COERENZA TRA L’ATTO DI INDIRIZZO PER IL RINNOVO DEL CCNL TRIENNIO 2022/2024 E LA BOZZA FINALE DEI LAVORI, QUINDI PRIMA DELL’IPOTESI UFFICIALE DI CCNL, CHE VIENE SOTTOSCRITTA DA PARTE DI ARAN ED OO.SS AL TERMINE DELLE SEDUTE NEGOZIALI.
NON VENGONO PREVISTE, IMMEDIATE, CONCRETE E SUFFICIENTI ASSUNZIONI DI PERSONALE INFERMIERISTICO
NON VENGONO INTRODOTTE NORME PER IL SUPERAMENTO DELEL DISPOSIZIONI VIGENTI, E PER LA CONCRETA ABOLIZIONE DEL VINCOLO ESCLUSIVITA’ PROFESSIONI SANITARIE LEGGE 43/2006 , CON MODIFICA NORMATIVA ATTUALE ED APPLICAZIONE DELLE MEDESIME NORME CHE SI APPLICANO ALLA DIRIGENZA MEDICA .
PER TUTTE QUESTE RAGIONI IL 20 DI NOVEMBRE SI SCIOPERA!
«Lo sciopero del 20 novembre nasce dall'urgenza di garantire il rispetto e la valorizzazione concreta del lavoro infermieristico e di tutti gli altri professionisti ex legge 43/2006.
Richiediamo tutele adeguate per i turni massacranti e un riconoscimento economico e professionale per chi è ogni giorno in prima linea nella tutela della salute. Le promesse di riforma devono tradursi in fatti, ed è per questo che scendiamo in piazza e incrociamo le braccia, per chiedere contratti, risorse e dignità professionale che non possono più attendere», conclude De Palma.